di Francesca Garofalo

"Sicilia Turismo per Tutti" elabora un documento per agevolare gli operatori turistici per prevenire la diffusione del virus. Bernadette Lo Bianco: "Ciascuna struttura alla riapertura, dovrà assumersi una responsabilità sociale e civile ancora più marcata"

di Francesca Garofalo

"Sicilia Turismo per Tutti" elabora un documento per agevolare gli operatori turistici per prevenire la diffusione del virus. Bernadette Lo Bianco: "Ciascuna struttura alla riapertura dovrà assumersi una responsabilità sociale e civile ancora più marcata"

 

Una battuta d’arresto che fa male alla mente e allo spirito, al patrimonio culturale ed all’economia. Questa, è l’atmosfera tangibile che si respira nel settore turistico. Nonostante la nuova fase di lenta ripresa per molte attività, questo ambito continua ad annaspare tra disdette, regole poco chiare e numeri in calo, ne sono un esempio quelli registrati dall’Osservatorio Turistico della Regione per la provincia di Siracusa  (il 7,2% in meno di arrivi e il -4,7% di presenze) e contestati dall’assessore alla cultura Fabio Granata. In attesa di nuove risposte, le figure del settore non si perdono d’animo, consapevoli che una ripresa, anche se lenta, è possibile solo con le giuste precauzioni e norme di sicurezza. Tra questi, la presidente dell’associazione Sicilia Turismo per Tutti Bernadette Lo Bianco, impegnata nella lotta a garantire in tutta l’Isola un turismo accessibile a tutti, che ha deciso di stilare un documento in riferimento alle linee guida emanate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, contenente dei suggerimenti per gli operatori turistici per prevenire la diffusione del virus.  Dai locali da igienizzare e areare più volte al giorno, fino alla garanzia per i clienti di sistemi di disinfezione delle mani. Queste sono solo alcune delle accortezze alle quali dovrebbero fare riferimento gli operatori del settore turistico; dall’altra parte è determinante la scrupolosità e la costanza dei clienti, che dovranno indossare mascherine e guanti, evitare assembramenti nelle hall degli hotel ed usufruire del servizio in camera con il cibo servito in contenitori chiusi. Per quanto riguarda i musei, archivi e biblioteche sarà  necessario definire un piano di accesso per i visitatori da diffondere sul web, social e comunicati stampa, inoltre le audioguide e supporti informativi potranno essere utilizzati solo se disinfettati

Immancabile uno sguardo ai suggerimenti da osservare durante la stagione balneare, come la distanza tra i lettini di 1,5 metri, evitando attività  ludico-sportive di gruppo e la santificazione di spogliatoi, cabine, docce dopo la chiusura degli impianti.

 “Le strutture ricettive”- dice Bernadette Lo Bianco- “saranno chiamate a svolgere funzioni che vanno oltre quella della normale accoglienza, per garantire agli ospiti sicurezza in ogni ambito del soggiorno secondo le linee guida Oms per la ricettività. Nel prepararci alla ripresa, occorre essere consapevoli che buona parte della nostra quotidianità non sarà più, come prima. Per un lungo tempo dovremo abituarci a vivere con limitazioni e precauzioni che impatteranno sul nostro modo di relazionarci, di lavorare e di fruire degli ambienti”. “Ciascuna struttura”-prosegue- “alla riapertura, dovrà svolgere la consueta funzione di accoglienza e assumersi una responsabilità sociale e civile ancora più marcata che richiederà formazione specifica del personale con competenze nuove, risorse, approvvigionamenti particolari per poter accogliere in sicurezza e nel contempo rassicurare i propri ospiti in modo da tutelarli in ogni momento del soggiorno, sempre nel rispetto della privacy”.

Qui il link del documento:  https://travelnostop.com/wp-content/uploads/2020/05/Misure-COVID-19-bis.pdf