di Francesca Garofalo
Il progetto prevede una durata di sei mesi con la realizzazione di un cortometraggio che sarà veicolato in tutta Italia e con una serie di iniziative per far conoscere e sensibilizzare la cittadinanza su questa malattia degenerativa
Una cassaforte dove sono custoditi i ricordi più preziosi, trascorsi di vita, esperienze e percorsi formativi di cui, non per proprio volere, non si riesce più a ricordare la combinazione. Questo è quello che accade alla mente quando si è affetti dall’Alzheimer, una malattia degenerativa, il cui ultimo stadio è la perdita dell'autonomia linguistica e motoria, che riguarda approssimativamente 50 milioni di persone in tutto il mondo, di cui ancora non si conoscono bene le cause, in parte attribuite ad uno scorretto stile di vita, ed al momento priva di una cura. L’Alzheimer è il tema della campagna di sensibilizzazione “Cuore non mente”, promossa dalla dirigente Angela Cucinotta, dai professori e dagli studenti dell’Istituto Raiti di Siracusa. La presentazione di questo progetto avverrà domani sera, lunedi 24 giugno, alle 19.30 presso l’Istituto durante la festa di fine anno che prevede anche musica dal vivo, luna park, giocolieri ed altre attività. L’evento, che vedrà anche la partecipazione del sindaco Francesco Italia, vuole essere uno strumento di maggiore consapevolezza riguardo a questa malattia di cui ancora si conosce poco.
L’idea, partita proprio dalla scuola, è nata dal desiderio di conciliare l’interesse per attività artistiche e culturali ed allo stesso tempo sostenere ed accogliere iniziative sociali, peculiarità dell’Istituto. Un titolo che gioca sul doppio significato del concetto “mente”: da un lato, utilizzato come verbo richiama l’omonimo modo di dire ed in questo caso fa riferimento al tentativo di stimolare i ragazzi a fare le cose e a sposare questa iniziativa con passione; dall’altro lato, come sostantivo, poiché quando una persona si ammala di Alzheimer non è più supportato dai ricordi e dal linguaggio e ciò che manca viene sopperito dal cuore e supportato dall’affetto dei cari, permettendo così di convivere in maniera meno dolorosa con questa malattia.
Una lunga campagna da svolgere nell’arco di sei mesi, durante i quali sono previste iniziative culturali, scientifiche ed artistiche con la collaborazione di esperti del territorio, come il dirigente del Centro Alzheimer della città aretusea e medici specializzati. Al termine dell'arco temporale stabilito, sarà realizzato un cortometraggio sul tema, prendendo come riferimento la sceneggiatura presentata dal siracusano Davide Ricupero, con protagonisti gli stessi ragazzi. Grazie alla raccolta fondi lanciata su Laboriusa (piattaforma siciliana che promuove molte iniziative sociali) il progetto potrebbe vedere oltre all’utilizzo di attrezzature professionali per la sua realizzazione, la possibilità di far recitare accanto ai ragazzi dei volti noti del cinema e del teatro per un prodotto da poter diffondere in moltissime scuole d’Italia. “L’importanza-dice Paolo Genovese, referente del progetto- di questa campagna di sensibilizzazione sull’Alzheimer, è la realizzazione di iniziative valide e la creazione di un progetto visivo fatto con il linguaggio dei ragazzi per i ragazzi, in modo da renderlo testimone da far circolare, noi speriamo, in tutte le scuole d’Italia per parlare in maniera semplice e corretta di questa patologia. Il messaggio è quello di coinvolgere e far capire ai nostri ragazzi che questa malattia esiste, è molto diffusa ed è importante l’amore che si genera intorno alle persone che ne soffrono. Noi vogliamo contribuire e rendere consapevoli le persone, che ciascuno può fare qualcosa nel suo piccolo per questa malattia silente diffusa in molte case e nel silenzio di chi la vive. Chiediamo-conclude-la partecipazione di tutta la cittadinanza e chi volesse, può partecipare anche con un piccolo contributo per riuscire così a realizzare un bel progetto che parli bene di questa malattia, soprattutto tra i giovani”.