di Francesca Garofalo

"Sicilia turismo per tutti" pubblica l'elenco del 2019 delle 104 strutture balneari accessibili. 32 nella provincia di Siracusa e 16 nel territorio aretuseo con un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente

 

Rendere il mare alla portata di tutti e far comprendere che le barriere mentali e soprattutto architettoniche devono essere abbattute per una migliore vivibilità. Come agire? Procedere a piccoli passi per poi raggiungere traguardi sempre più  grandi. Questo, il lavoro svolto  dall’associazione “Sicilia turismo per tutti”, in prima linea anche quest’anno con un progetto già  avviato nel 2014 in collaborazione con il sindaco Italia: “Sicilia e Siracusa, Mare per tutti 2019”, il cui obiettivo è promuovere un turismo accessibile ed un’accoglienza di qualità, attraverso il superamento di tutti gli ostacoli che impediscono di godere dell’esperienza turistica e di tutta la bellezza del territorio siciliano. L’iniziativa voluta e coordinata da Bernadette Lo Bianco presidente dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti” è  realizzata in collaborazione con: il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia; del Comune  e della Capitaneria di Porto di Siracusa; Skal International Palermo e di Travelnostop; dei Comuni di Palermo; Noto; Modica; Messina; Taormina; Ragusa; Giardini Naxos; San Vito Lo Capo; Oliveri; Agrigento; Trapani e dell’ASP di Ragusa. E ancora: Confcommercio Siracusa; dell’Anfass; del Cna Balneatori Siracusa; di Siracusa Turismo; dell’Area Marina Protetta del Plemmirio; della FINP Regione Sicilia (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico – Progetto MIA). Tra questi anche numerose associazioni: Diversamente Uguali; Coprodis; Disabili No Limits; Voglia di Vivere di Catania; Mare Senza Frontiere; SuperAbili onlus e Spazio Libero onlus e Kikki Village Resort. Un lavoro che vede la partecipazione dei rappresentanti delle categorie ENS; Unione Ciechi ed Ipovedenti; Mac; Associazioni di persone con disabilità varie che, con l’aiuto di tecnici, professionisti e persone con determinate necessità, hanno raccolto informazioni da Associazioni di categoria e Capitaneria di Porto di Siracusa, sul litorale e sulle strutture balneari di Siracusa e del resto della Sicilia, con lo scopo di selezionare quelle che garantiscono maggiore accessibilità, in quanto munite di percorsi dedicati alle varie esigenze specifiche. Il risultato è la presenza in tutta la Sicilia di ben 104 strutture balneari accessibili (44 pubbliche), di cui 32 nella provincia di Siracusa (14 pubbliche) e 16 nel territorio aretuseo (4 pubbliche): con un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Tutte le informazioni raccolte saranno poi inserite nel portale della Regione Sicilia e nelle singole piattaforme informatiche di tutti i partner del progetto. Secondo quanto stabilito dal progetto, le spiagge dovranno essere dotate non solo dei necessari servizi per le persone con disabilità motoria (scivoli all’ingresso, servizi igienici dedicati, ecc.), ma dovranno essere in grado di offrire anche una serie di altri strumenti che possono renderle davvero alla portata di tutti: in primis devono permettere alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua e di muoversi nel bagnasciuga. Importante anche l’installazione nelle varie strutture balneari, se non sono già disponibili, delle pedane tattili con l'intento di garantire alle persone cieche di orientarsi in autonomia negli spazi e anche di fruire di tutti i servizi e degli ausili visivi per le persone sorde. Uno sguardo anche all'ambiente, con la realizzazione di passerelle in materiale eco-compatibile, accorgimento di rilevanza per un progetto dal risultato soddisfacente in toto: “Per me quest’anno” dice Bernadette Lo Biaco, presidente di Sicilia turismo per tutti “raggiungere questo traguardo è stato veramente un grande successo di sensibilizzazione del territorio siciliano. Spero che continui e si ampli sempre di più la sinergia tra pubblico e privato, che si è rivelata nel nostro campo una strategia vincente. Questo non è un traguardo, ma un punto di partenza per migliorare nell’ambito dell’accessibilità, utile non solo ai turisti ma anche ai residenti del nostro territorio e speriamo per il 2020 l’aumento di spiagge pubbliche accessibili a tutti”.