di Salvo La Delfa
Ivan Marsala, capitano della squadra Akradina vincitrice della Regata dei quartieri storici di Siracusa: “Sono disponibile ad andare nelle scuole per spiegare cosa significa la passione per il mare”
E’ Ivan Marsala il timoniere e capitano della squadra Akradina vincitrice della XIII edizione della Regata dei quartieri storici di Siracusa con un tempo di 23’2”. La regata che ha preso il via da riva Porto Lachio e si è conclusa alla Darsena, ha solcato un tragitto di 3 miglia (pari a quasi 5 km) e ha visto la partecipazione di cinque squadre rappresentanti i quartieri Epipoli, Akradina, Ortigia, Tyche e Neapolis.
La squadra vincitrice, composta interamente da atleti siracusani, era formata oltre da Ivan Marsala al timone, da Francesco Moscuzza capovoga, da Elio Xibilia e Sebastiano D’Angelo centro barca e da Francesco Corso prodiere.
Ivan Marsala proviene da una famiglia in cui la passione per il mare si tramanda da padre in figlio. Il padre, Santino Marsala, è stato premiato durante l’edizione dell’anno scorso dall’Associazione “Il gozzo di Marika”, come esempio di “caparbietà, dedizione ed esperienza del mare”. Settantottenne, portopalese di origine, Santino ha sempre avuto il mare nelle vene, con un amore che è iniziato già quando aveva cinque anni ed è continuato gareggiando prima nelle regate di Portopalo e poi, dal 1984, nelle regate siracusane con gli undici anni di vittorie e di capitano dell’equipaggio di Ortigia. Santino possiede il primato di aver effettuato il giro di Ortigia in soli 16 minuti ed è stato nominato, dopo le tante vittorie responsabile del team di Akradina.
Ivan ricorda quando il padre Santino lo portava da piccolo a pesca alimentando quella passione e quell’amore per il mare che non si sono mai spenti e che si sono manifestati nella partecipazione e nella vittoria di regate e palii con l’utilizzo inizialmente di barche piccole, poi di barche più grandi e infine della “vela latina”.
Anche quest’anno la vittoria è stata frutto di una preparazione atletica intensa e motivata, che ha visto tante ore di allenamento in mare durante tutto l’anno e che si è accentuata negli ultimi mesi prima della gara. “Facevamo quattro uscite alla settimana oltre al solito giro di palestra a fine allenamento” ci spiega Ivan Marsala. “Andiamo verso i “due frati”, verso la costa della Mazzarrona oltre al giro di Ortigia. La mia squadra è composta da persone che si allenano tutto l’anno perché provengono dalla canoa”.
Emozionato dopo la vittoria, Ivan ricorda che con questa edizione ha raggiunto il trentacinquesimo anno di partecipazione. “Quest’anno siamo stati costretti ad affrontare onde corte e lunghe e numerose raffiche di vento; nonostante ciò il tempo di quest’anno è stato migliore rispetto all’anno scorso”.
Cosa vorresti che si migliorasse nella Regata?
“Mi fa rabbia che nel palio di Siracusa non siamo tutti siracusani. Vorrei che tutti gli equipaggi fossero tutti costituiti da siracusani, ognuno rappresentare il proprio quartiere, come si faceva una volta quando lo facevano i marinai. Allora la Regata era molto più sentita e seguita dai siracusani. Penso, inoltre, che sarebbe necessario coinvolgere altre associazioni, come per esempio il gruppo canoa, cercando di avvicinarli a questa disciplina”.
Cosa si può fare per tramandare questa tradizione?
“Si potrebbero, per esempio, organizzare davanti al porticciolo delle manifestazioni invitando le famiglie, far vedere loro le barche, i gozzi, insegnare ai bambini come si rema, farli salire sulla barca, spiegare come la barca viene manutenzionata, come viene conservata durante l’inverno, mostrare i diversi tipi di vela Mi metto, inoltre, a disposizione come volontario ad andare nelle scuole a parlare della Regata, del mare, raccontando la mia esperienza”
La manifestazione è stata organizzata e promossa dall’associazione Il Gozzo di Marika, guidata da Emanuele Schiavone, in collaborazione con l’assessore comunale alla Cultura e Valorizzazione del territorio Fabio Granata, l’assessore regionale all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca del Mediterraneo Edy Bandiera ma anche al dirigente dell’ufficio territoriale della pesca di Portopalo, Guido Mezzasalma. L’evento è stato reso possibile grazie anche al supporto della Capitaneria di Porto e dal suo Comandante Luigi D’Aniello e della Lega Navale Italiana di piazzale Lepanto ed al suo presidente Antonino Amato.