di Salvo La Delfa
Pino Pennisi, due anni dalla sua scomparsa. Gli amici lo hanno commemorato in un incontro online ne "La stanza di Pino".
3 giugno 2018 – 3 giugno 2020. Due anni senza Pino Pennisi. Due anni da quel giorno in cui si apprese la sua scomparsa che lasciò addolorati tutti i cittadini siracusani.
Per celebrarlo, gli amici di Pino “panino” hanno voluto organizzare un incontro online, “La stanza di Pino”, a cui hanno partecipato più di cinquanta persone. Un ricordo non solo di quello che Pino ha fatto ma soprattutto di chi Pino era.
Nonostante le difficoltà legati ai problemi di connessione (è come se Pino, da lassù, avesse voluto scherzare a suo modo con noi tastando la nostra pazienza a rimanere comunque collegati), sono stati diversi gli interventi di chi ha avuto la fortuna di collaborare con lui.
Carmen Castelluccio, emozionata, ha da subito ricordato la creatività e la generatività di Pino, il suo fare per produrre iniziative importanti per la comunità siracusana. Un fare che è stato condiviso con tante altre persone che hanno collaborato con lui e grazie a questo approccio si sono realizzati degli obiettivi, si sono ottenuti dei frutti. “Questo fare non deve essere dimenticato ma deve continuare ad essere presente in noi”, ha sottolineato, aggiungendo: “L’eredità culturale di Pino mi dà la forza per andare avanti”.
“Siracusa deve dare tanto a Pino Pennisi”, ha commentato Pasquale D’Andrea, il difensore dei diritti dei bambini di Palermo. “Ha trasmesso la cultura e l’amore per la cultura senza mai obbligare nessuno”. Patrizia Ovipari, presidente Arci Ragazzi Sicilia, invece, ha sottolineato l’importanza dell’umiltà nella sua pratica quotidiana.
“La stanza di Pino” non è stata solo commemorazione ma anche un momento di riflessione per comprendere come evitare di disperdere il patrimonio culturale che Pino ha lasciato. Diverse sono state le proposte avanzate, tra le quali quella di Giovanni Romano, presidente della cooperativa Arcolaio, di creare una scuola per operatori sociali, o quella di Paola Cappè, referente del progetto Nati per leggere, di raccogliere in un volume le letture di Pino e di costituire un “fondo speciale dei documenti che gli appartenevano”.
Simonetta Cascio, presidente Arci Ragazzi Siracusa, ha sottolineato come in questi due anni dalla sua scomparsa, Pino è comunque rimasto per lei un punto di riferimento a cui si è rivolta spesso nel momento in cui era necessario prendere delle decisioni. “Giacomo di cristallo” di Gianni Rodari, favola che Pino leggeva durante i suoi incontri con i ragazzi, è stata interpretata da Luca Cerro, sempre dell’associazione Arci Ragazzi, che ha ricordato che Pino “panino” aveva voluta raccontarla la sera prima di trasferirsi a Milano per sottoporsi ad un importante intervento chirurgico.
Tati Sgarlata, psichiatra e amico suo da 40 anni, ha invece ricordato una frase che è stato punto di riferimento per loro nei tanti anni di amicizia: “Se tu contribuisci alla felicità degli altri, tu troverai la vera meta e la felicità nella vita”. L’ex dirigente ASP ha aggiunto: “E’ importante ricordarlo perché da questa fonte è possibile trovare energia per portare avanti i nostri principi e i nostri valori”.
Roberto Tarantello ha ricordato come la loro amicizia sia iniziata ai tempi degli scout in un gruppo di persone che condividevano esperienze civiche a servizio della comunità.
Emozionanti il video preparato dal “circolo dei viaggiatori del tempo” dal titolo “Amici”, la favola letta da Lucia Storaci e i brani musicali suonati alla chitarra da Andrea Cannata. Lucia, del gruppo del “circolo” ha sottolineato come da lui “abbiamo imparato come creare eventi meravigliosi, ci ha insegnato a costruire il nostro modo di essere cittadini ricordando sempre l’utilizzo della Bellezza come strumento di Bene”.
Francesco Di Priolo, presidente UniAuser Siracusa, ha invece evidenziato il Pino “uomo di buone relazioni che era in grado di mettere insieme persone appartenenti ad esperienze differenti”, concetto ribadito anche dalla amica Linda che ha ricordato i viaggi di solidarietà per la Bosnia. Per Rossana Geraci, Siracusa Città Educativa, Pino “ha saputo affascinare grandi e bambini attraverso percorsi che hanno lasciato una traccia importante nella nostra città sempre attento ai bisogni e all'ascolto dei più piccoli”.
Tanti gli amici di Pino che hanno voluto contribuire con una loro riflessione all’incontro ma anche tanti i suoi amici che hanno voluto celebrarlo con il silenzio, ascoltando gli interventi degli altri e ricordandolo nei momenti importanti che hanno condiviso con lui.
Sono passati due anni da quel triste 3 giugno. Il tempo ha filtrato il passato, producendo un distillato di ricordi pregno di essenzialità, di valori, di preziosità e di qualità che solo Pino Pennisi poteva darci.