di Francesca Garofalo

Intervista al cantante siracusano Lorenzo Amore  che inaugura la stagione estiva con la hit “Shot”,  dal 5 luglio online su Youtube

 

Amare intensamente un sogno e farne il centro del mondo:  è  possibile dedicare se stessi ad una passione e dimenticare tutto il resto? Sembrerebbe un’utopia in un momento storico in cui, spesso, accantonare aspirazioni è inevitabile, ma c’è chi non si arrende e persevera per fare di quello stesso sogno una professione, è il cantante ventenne siracusano Lorenzo Amore. Sin da bambino, fa dello spartito musicale la mappa della sua vita dove, nota dopo nota e tra alti e bassi costruisce la sua strada. Cresciuto con la madre a principi e valori imprescindibili come il rispetto, l’amore e l’amicizia nel 2018 decide di dedicare a lei e a tutti i ragazzi con genitori separati il singolo dal titolo “Invincibile”, in cui parla del rapporto tra madre e figlio; quest’anno, invece, ha inaugurato la stagione estiva con la hit  “Shot” dal ritmo pop fresco e allegro, online su Youtube dal 5 luglio. A riempire la sue giornate la musica, usata anche come strumento di solidarietà con l’esperienza intrapresa nel 2015 con l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo: “ll mio percorso con Astrea-dice Lorenzo- durato fino al 2017, è iniziato quando la presidente Rossana La Monica mi ha invitato ad alcune serate di beneficenza, è stato bello strappare un sorriso o una lacrima a quelle persone meno fortunate. Se si può aiutare il prossimo, perché non farlo? Dobbiamo volerci tutti bene”. Tra una lezione e l’altra di canto e momenti spensierati, come ogni ragazzo della sua età, ci ha raccontato un po’ di sé e dei suoi desideri.

Che tipo di persona ti definiresti?

“Ad impatto sembro una persona timida ed introversa, ma conoscendomi meglio sono solare ed estroverso; ho anche i miei difetti, tra cui l’impulsività che con il tempo sto riuscendo a controllare (ride)”. 

Quando nasce la passione per la musica?

“Nasce sin da bambino, cantando con mia sorella ed i suoi amici. Non ho altre passioni, per me la musica è tutto. Ho studiato canto per 8 anni, è lo studio tutt’ora con la mia attuale insegnante Paola Quattrocchi”.

Suoni uno strumento?

“Attualmente no, ma mi piacerebbe imparare a suonare il pianoforte”.

Che genere di musica fai?

“Solitamente canto il genere pop, ma riesco e mi diverto a cimentarmi in altri generi musicali”.

Quanto tempo dedichi a questa passione?

“Dedico gran parte della giornata alla musica, ascoltando i miei artisti di riferimento quali Tiziano Ferro e Jessie J.”

L'anno scorso la canzone “Invincibile” dedicata tua  madre. Com’è stato crescere senza una figura paterna?

“Sono cresciuto avendo accanto mia madre e i miei fratelli. Mia madre ha conosciuto il suo attuale marito 19 anni fa e mi ha insegnato i giusti valori; sono del parere che i figli non sono di chi li fa, ma di chi li cresce. Considero lui mio padre. Da piccolo ho subito un po’ il colpo, sentendo gli altri ragazzi parlare del proprio padre, ma crescendo avendo accanto mia madre la sua assenza piano piano è andata con il tempo a scemare. Ciò non toglie, che resta pur sempre mio padre“

Il 5 luglio la nuova hit estiva “Shot”. A chi ti sei  ispirato e qual è  il mood?

“Per la creazione di Shot mi sono ispirato a Mahmood, provando a fare uno stile simile al suo. Mi sono divertito tantissimo ed in futuro penso di far uscire altre hit estive. Il mood è  quello di lasciarsi andare e divertirsi”.

Da cosa prendi ispirazione per i testi?

“Dalle mie emozioni giornaliere e dalle mie esperienze”.

Il tuo motto nella vita?

“ La vita è come una foto, se sorridi, viene meglio”.

Prossimo progetto?

“Una canzone dedicata al randagismo, insieme ad Ilaria Fagotto ( Presidente L. A. I. Antispecista Italiana) . Vorremmo lanciare un messaggio, a tutte quelle persone che dicono che i cani non provano sentimenti. I cani sono angeli che ci proteggono e ci danno amore, e noi, dobbiamo fare lo stesso”.

Cosa sogni in futuro?

“Sogno e spero di poter fare della mia passione un lavoro, cercando di far emozionare e divertire chi mi ascolta”.