di Salvo La Delfa
Ai sensi dell’articolo 8 della Legge 47/1948 e del codice dei doveri del giornalista si pubblica quanto in oggetto e ci si rende disponibile al diritto di replica da parte della scrittrice.
La scrittrice Cecilia Mazzeo, autrice del libro “Matilda con la A”, Cicogna editore, e dell’articolo pubblicato online su “Donna Moderna” in data 09 febbraio 2017, ha contattato la nostra redazione relativamente all’articolo, a firma di Francesca Garofalo, pubblicato su “Il filo di Es” in data 23 gennaio 2019 dal titolo “Bernadette Lo Bianco racconta la sua malattia: “L’endometriosi è un drago invisibile che ti divora l’energia vitale con dolori in tutti gli organi e gli apparati”.
Durante le sue telefonate e i suoi messaggi whatsapp, Cecilia Mazzeo ha sottolineato che il pezzo de “Il filo di Es” riportava come risposte di Bernadette Lo Bianco frasi presenti nell’articolo di Donna Moderna. Inoltre la scrittrice ha lamentato che, erroneamente, sempre nello stesso articolo era stata attribuita a Bernadette Lo Bianco la stesura del libro “Matilda con la A”.
Dalla ricostruzione dei fatti, la redazione ha appurato che Bernadette Lo Bianco, ha risposto alle domande della nostra giornalista, inviate tramite messaggio whatsapp, attraverso ulteriori due messaggi rispettivamente introdotti dalle frasi “Ecco il prima materiale sull’endometriosi” ed “Ecco la mia storia”, senza mai specificare né in maniera scritta né in maniera orale che il materiale sull’endometriosi fosse stato copiato dall’approfondimento di Cecilia Mazzeo su Donna Moderna. Francesca Garofalo ha scritto l’articolo considerando, quindi, tutto il materiale ricevuto come totalmente prodotto da Bernadette Lo Bianco.
Da questa ricostruzione, frutto della completa documentazione in nostro possesso, appare chiaro che la testata Il filo di Es e la nostra giornalista non hanno nessuna responsabilità su quanto accaduto. In ogni caso ci dispiace e chiediamo scusa all’autrice Cecilia Mazzeo e alla testata “Donna Moderna”.
Contattata da noi Bernadette Lo Bianco ha confermato la nostra ricostruzione dei fatti evidenziando di non avere, per negligenza, comunicato a Francesca Garofalo la fonte del materiale inviato e di non avere riletto l’articolo dopo la pubblicazione su Il filo di Es, pur avendolo condiviso. Anche lei è molto dispiaciuta su quanto accaduto e chiede scusa a chi si è sentito danneggiato da questa situazione. Conoscendo la serietà e l’integrità di Bernadette Lo Bianco siamo certi che lei non ha agito in malafede.
Ai sensi dell’articolo 8 della Legge 47/1948 e del codice dei doveri del giornalista si pubblica quanto in oggetto e ci si rende disponibile al diritto di replica da parte della scrittrice Cecilia Mazzeo.