In tale direzione, la Pedagogia Clinica ha originato soluzioni con orientamenti e metodologie proprie ed esclusive. Essa si basa su principi e praxis indirizzati alla globalità e al criterio educativo indispensabile affinché la persona possa affrontare, con consapevolezza e coscienza, le nuove situazioni che gli si presentano nei diversi periodi dell’esistenza. Ve la presentiamo con grande piacere perché di questa rivista rappresenta una delle anime putative. La Pedagogia Clinica è una scienza legata ad una politica di prevenzione, di indole sociale e adattata alle necessità della vita moderna, per questo ne studia ogni aspetto e sperimenta metodi esclusivi che la rendono distinta e distinguibile da ogni altra disciplina. Significa offrire ogni possibile azione, ossia rendere operativi i suoi corollari scientifici e metodologici per agevolare nell’individuo, sia esso singolo, coppia o gruppo, il recupero di energie e nuovi equilibri per conquistare nuove disponibilità allo scambio con gli altri.

 Il Pedagogista Clinico, il professionista che mette in opera la sua azione basata su tali principi, ha il compito specifico di rendere l’uomo abile nel governare i propri sentimenti, dare seguito ai propri propositi, favorirne lo sviluppo e l’espansione sociale. Il suo intervento, animato dai caratteri opposti all’aspetto correttivo-curativo che si concentra sui disturbi e sulle incapacità, attiva ogni potenzialità e risorse della persona, individua strategie di sviluppo e potenziamento e ne accresce il senso armonico accompagnandola verso il cambiamento. Certo, per specifica connotazione epistemologica e pratico-operativo, la Pedagogia Clinica e quindi il Pedagogista Clinico non effettua alcuna “diagnosi”, non insegue l’”anamnesi”, così come non “tratta” nessun “disturbo”. Egli, utilizzando modalità distintive e lemmi propri di questa categoria professionale, articola la sua procedura di intervento partendo da un percorso conoscitivo che comprende la Verifica delle Potenzialità, Abilità e Disponibilità (PAD) secondo un’ottica di conoscenza globale, l’Analisi Storica Personale condotta per mezzo di stimolazioni ben precise. Questa disciplina coniuga assai bene Scienza e Società affiancata dalle componenti attive e progressive del nostro paese dalle quali giunge un riconoscimento sempre più ampio alla collaborazione interdisciplinare, oggi affermata anche dai rappresentanti dell’Ordine degli Psicologi che scrivono e pubblicano: “Letto lo Statuto dell’Associazione e in cartaceo, e le tante opere che presentano e testimoniano questa sua disciplina, e quanto è apparso in ogni occasione congressuale nazionale e internazionale, si ha conferma delle attenzioni poste dal Prof. dott. Guido Pesci per evitare qualunque sconfinamento nella psicologia. Ciò ha significato che quando si parla di pedagogisti clinici si deve prima individuare se abbiano la formazione richiesta dal Prof. Guido Pesci basata sui suoi principi ed orientamenti prassici che rendono la Pedagogia Clinica scienza autonoma. Per questo costui e gli iscritti all’Associazione ANPEC che esso rappresenta, non possono essere confusi con altri che invece si avventurano nell’abusivismo”. Riconoscimenti questi che confermano la necessità della presenza di questo professionista e di quanto la società ne può trarre un grande vantaggio.