dall’aumento della frequenza delle giocate e del tempo impiegato, alla somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, tanto da compromette attività personali, familiari o lavorative. In Italia si calcola una spesa complessiva pari a 15 miliardi e 800 milioni di euro in 18 mesi per le due tipologie di gioco lecito dal primo gennaio 2016 al 30 giugno 2017, slot machine e videolottery. La spesa pro capite annuale si aggira intorno ai 420 euro a testa e si stima che un maggiorenne su due giochi almeno una volta nel singolo anno, per un totale di 25 milioni di persone. A Siracusa nel 2017, secondo i dati riportati dal dirigente del servizio delle dipendenze Asp Alessandro Zappulla, sono state 71 le persone in cura, di cui 69 uomini e 3 donne. In aumento anche il gioco online attraverso i cosiddetti casinò virtuali, che allettano per il numero di vincite maggiori rispetto a quello effettuato nelle sale da gioco, questo perché il web consente in ogni momento l’accesso ad una miriade di intrattenimenti, ai quali l’individuo viene invitato a partecipare tramite banner fittizi. Inoltre, la possibilità di giocare lontano dagli sguardi giudicanti delle altre persone riducono le probabilità che il giocatore prenda consapevolezza di avere un problema serio e si ponga dei limiti nel proprio agire. Dal momento che risulta difficile verificare l’età del giocatore, per quanto riguarda il web, questo fenomeno rischia di coinvolgere anche i minori, nonostante la normativa legislativa vigente limiti il gioco d’azzardo ai maggiorenni. È noto il caso avvenuto a novembre 2017 di un quindicenne di Siracusa che voleva far prostituire la madre, più volte picchiata davanti al fratellino minorenne, per avere i soldi da giocare alle slot machine. Accusato di maltrattamenti in famiglia e tentativo di estorsione, è stato fermato dai carabinieri che hanno eseguito nei suoi confronti un provvedimento di collocamento in comunità emesso dalla Procura dei minori. Dunque un problema da non sottovalutare che riguarda sempre più in maniera accentuata i giovani.
“A tal proposito-dice il dottore Roberto Cafiso, responsabile Sert (servizio tossicodipendenze)- abbiamo attuato quest’anno un progetto speciale in tutte le scuole della provincia, con il quale premieremo gli studenti che hanno fatto dei lavori adeguati al tema della ludopatia”. Un coinvolgimento di tutta la popolazione giovanile scolastica ma non solo.
“Facciamo anche -prosegue Cafiso- delle attività, con un camper mobile raggiungiamo i mercati rionali per informare le casalinghe che giocano con i gratta e vinci, che non si tratta di un semplice vizietto o un trend, ma è una patologia che ha delle caratteristiche di continuità ”. I Sert con la loro attività garantiscono un aiuto sostanziale ormai da sei anni e si occupano sia di persone accompagnate dai familiari perché ormai gravi, sia di coloro che si recano personalmente perché in balìa di debiti, strozzini e hanno difficoltà a portare avanti la giornata lavorativa. Una malattia paragonabile alla tossicodipendenza e all’alcolismo in cui l’impulso è predominante rispetto alla capacità di scelta e paradossalmente, l’attesa dell’esito eccita più della vincita. Secondo alcuni studi esiste un parallelismo tra il fenomeno ed i periodi di crisi economica, nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle difficoltà finanziarie, non a caso molti gratta e vinci veicolano stimoli verbali immaginativi, come “milionario per caso, in vacanza a vita” e danno l’idea che con un biglietto la vita cambi in un attimo. “Il messaggio da dare alle famiglie, ai genitori e ai partner delle persone ludopatiche- conclude Cafiso- è che non bisogna mai ritenere la patologia un vezzo, quando il gioco assolve energie e tempo bisogna rivolgersi ai Sert che si occupano di queste problematiche, perché se non si è in tempo bisogna ricorrere a trattamenti congiunti come psicoterapia, farmacoterapia. La guarigione avviene mantenendosi sobri, giocare ogni tanto è uno stimolo a precipitare, il poco innesca un processo che è memorizzato nel cervello”. Recentemente sono state Intensificate dall’Asp di Siracusa le attività di presa in carico di persone con disturbo patologico da gioco d’azzardo con l’istituzione di un numero verde, 800.848.042, attivo tutti i giorni da lunedì a sabato.
“Facciamo anche attività, con il camper mobile per informare le casalinghe”